L’eternit è un materiale di fibrocemento che venne brevettato nel 1901 dall’austriaco Ludwig Hatschek che gli diede questo nome per indicarne l’elevata resistenza, ispirandosi alla parola latina aeternitas.
Per via di questa sua resistenza e del prezzo non eccessivo venne utilizzato, per molti anni, nella costruzione di lastre e tegole per i tetti di abitazioni e di capanni industriali, ma anche per la produzione di manufatti ed oggetti di uso quotidiano.
Data la sua diffusione e la sua presenza in edifici, tubi di acquedotti, oggetti, è facile capire che allora la sua pericolosità non fosse nota: l’amianto presente al suo interno, infatti, si propaga inevitabilmente nell’aria quando iniziava ad usurarsi.
Nonostante si iniziò a sospettare della sua pericolosità già negli anni ’60 solo nel 1992 venne approvata la legge che ne vietava la produzione, estrazione e commercializzazione.
Obbligo di smaltimento
Dato che l’Eternit è stato dichiarato fuori legge, chi risulta proprietario di un immobile in cui è presente ha, di conseguenza, l’obbligo giuridico di avvisare le autorità competenti e a provvedere alla sua eliminazione.
Dato che tale materiale mette a rischio la salute degli esseri umani causando gravi malattie ai polmoni per via dell’inalazione delle particelle di amianto, alcune ditte che si occupano di rifiuti hanno scelto di occuparsi anche di questo problema, un esempio fra tutti è Nova Ecologica che, tra le altre cose, si occupa anche dello smaltimento dell’eternit a Roma, una città che deve proteggere numerosi abitanti.
I proprietari o custodi di un immobile in cui è presente Eternit, dunque, sono obbligati a denunciare il fatto all’ASL dove è stato istituito un registro in cui viene segnalata la localizzazione dell’amianto.
L’ASL a quel punto effettuerà un sopralluogo dando via ad un programma con lo scopo di controllare la zona e procedere alla manutenzione, nonché allo smaltimento.
Cosa fare in caso di acquisto
Se vi ritrovate ad acquistare un immobile ma scoprire solo successivamente la presenza di amianto, purtroppo, non vi sarà possibile richiedere la risoluzione del contratto perché l’immobile risulta abitabile e privo di pericolo effettivo/immediato.
La legge del ’92, infatti, prevede che non l’Eternit non venga più venduto e commercializzato, ma non prevede la sua rimozione dalle costruzioni già presenti, rendendo il suo smaltimento un problema del singolo.
Tuttavia, vi sarà possibile richiede una riduzione del prezzo di vendita data la pericolosità riconosciuta dell’Eternit e la conseguente necessità di rivolgersi ad organi competenti per la sua rimozione.